Sassarino con launeddas

L’emozione di Vincenzo Cannova durante la sfilata a Roma

Il caporale ha suonato per la Festa della Repubblica

Con le sue launeddas tra le fila della Brigata Sassari è stato l’orgoglio di tutti i sardi che hanno seguito in diretta televisiva la cerimonia romana per la festa della Repubblica. E soprattutto i suoi concittadini della terra di Marmilla hanno guardato con gioia ed ammirazione Vincenzo Cannova, 34 anni, originario di Barumini, ma che ora vive a Sanluri, suonare durante la parata lo strumento a canne più antico del mondo con la divisa dei sassarini. Cannova, caporal maggiore capo, da 17 anni suona nella banda della Brigata. Prima solo il corno, da dieci anni le launeddas, che ha scoperto grazie al maestro Bruno Loi di San Gavino, a sua volta allievo del compianto Dionigi Burranca di Samatzai. «Ho realizzato il sogno della mia vita da musicista», ha confessato Cannova, protagonista nelle più importanti manifestazioni folk isolane, «suonare lo strumento che incarna la Sardegna al cospetto del Capo dello Stato e fra le fila della Banda della Brigata Sassari nell’anno del venticinquesimo anniversario della sua fondazione. Un’emozione indescrivibile». Ed ha aggiunto: «Già dalle prove ho sentito forte il calore di tutti i miei colleghi. Abbiamo creato un’atmosfera tale che l’intera isola pareva sfilare con noi. Per questo devo ringraziare il capo musica della Banda della Brigata Sassari Andrea Atzeni che ha incoraggiato e sostenuto questo evento ed il comandante, il generale Manlio Scopigno».

Fonte: Unione Sarda, 17 giugno 2013


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