«Pagò il conto con l’assegno inesigibile»: a giudizio

È accusato di truffa e calunnia per aver pagato con un assegno dichiarato smarrito tempo prima e quindi bloccato dalla banca. Stefano Fosci, 38 anni, di Gonnosfanadiga, è imputato per una vicenda che risale al 2004. Nel tribunale di Sanluri – giudice Andrea Deidda – ha testimoniato un carabiniere. Fosci avrebbe acquistato merce in un negozio di alimentari a Barumini, pagando il conto a Lucia Porceddu, figlia del titolare, con un assegno di 250 euro di un carnet smarrito e firmato Salvatore G. Pusceddu. Una volta scoperto che il titolo era inesigibile, la ragazza ha detto ai carabinieri che le era stato consegnato da un uomo con occhiali e orecchino riconosciuto dalle foto in caserma. Lo stesso Fosci aveva denunciato la perdita di un portafoglio con carnet e 20 euro. La sentenza il 10 maggio.

Fonte: Unione Sarda


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