Bilancio lusinghiero della mostra mercato interprovinciale degli arieti di razza sarda
L’allevatore Nicola Marras: non resisteremo vendendo il latte sottocosto
È stato un successo di partecipazione, qualità del bestiame esposto e affari, la prima mostra mercato interprovinciale degli arieti selezionati di razza sarda. Tanti gli allevatori provenienti da tutta la Sardegna, ma anche dalla Penisola, oltre al numerosissimo pubblico, hanno invaso gli spazi della Fiera comunale per ammirare l’eccellenza e la qualità degli arieti. La crisi che attanaglia il settore ormai da anni ha ridotto notevolmente la liquidità delle aziende, riducendo gli investimenti per migliorare le proprie greggi. Gli stessi allevatori che praticano la selezione sono stati costretti a dimezzare il prezzo degli arieti pur di recuperare contanti. «È impensabile che il latte, la nostra maggiore fonte di reddito, ci sia pagato allo stesso prezzo di venti anni fa, quando i costi di gestione nel tempo si sono notevolmente moltiplicati», spiega Angelo Corrias di Selegas che ha da poco, ha ricevuto il premio come 1° allevamento per la produzione del latte della Provincia di Cagliari. Gli allevatori, gente abituata al duro lavoro ed enormi sacrifici, hanno voglia di riscatto, e Carlo Desogus di Las Plassas lancia una proposta: «La Regione deve ripristinare da subito le fiere provinciali a iniziare da quella di Barumini. Fare annualmente solo quella di Macomer non ci aiuta, anzi, tra l’altro non tutti si possono permettere di parteciparvi e spendere circa 3000 euro per un sostituto nell’ovile, trasporto e trasferta». Quindi non solo lamentele, ma proposte reali, concrete, come quella di Nicola Marras, di Barumini: «Siamo italiani anche noi, e non capiamo perché il prezzo del latte nel resto d’Italia è pagato anche un euro al litro. La Regione deve intervenire, altrimenti non essendoci un ricambio generazionale siamo destinati a scomparire». E il riscatto può partire proprio da Barumini, tempio della pecora sarda, terra di pionieri dell’allevamento selezionato cominciato 84 anni fa.
Fonte: Unione Sarda, 11 maggio 2012