Il sito UNESCO di Barumini e l’Ippodromo di Villacidro al servizio dell’economia territoriale

Venerdì 13 aprile 2012 – COMUNICATO STAMPA

Capitolo Secondo – Contro la denigrazione della provincia a mezzo stampa – Il dinamismo dell’ente per la valorizzazione dei beni culturali e degli investimenti pubblici

Tocco: I ministeri si trovano a Roma e i sardi non possono arrivarci in treno. A Roma si tengono di norma le riunioni dell’Unione Province Italiane; a Roma si organizzano le riunioni del direttivo dell’ Associazione Province “Sud Italia Unesco“; a Roma si va all’Unire (ora ASSI) per reclamare le gare per l’ippodromo di Villacidro

La Provincia del Medio Campidano con le altre Province dell’Italia del Sud che nel proprio territorio detengono almeno un sito iscritto nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, partecipa attivamente all’Associazione Province “Sud Italia Unesco”. La “Missione dell’Associazione è quella di attuare l’accordo di cooperazione stipulato fra le Province e con i gestori dei siti Unesco del Sud Italia. L’obiettivo è quello di consolidare la rete interregionale di competenze nel campo del turismo e fruizione dei beni culturali, per lo sviluppo socio economico delle autonomie locali con la valorizzazione, il rafforzamento e l’integrazione, su scala interregionale ed euromediterranea, del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico locale”. La sede dove si tengono le riunioni del consiglio di direttivo è quella dell’UPI in Roma. Il presidente dell’Associazione è Nicola Bono, presidente della Provincia di Siracusa e già sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni culturali. A breve sarà prodotto il primo elegante catalogo dei siti Unesco dove il nuraghe di Barumini, primeggia a fianco dei grandi siti del sud della penisola. Il nuraghe di Barumini, scoperto da Giovanni Lilliu, in quel catalogo farà da traino a tutti i siti turistici del Medio Campidano, dalla Giara di Tuili, Setzu e Gesturi, passando per i siti ex minerari, le terme di Sardara sino alle dorate dune di Piscinas.
Ecco il motivo perché si prende l’aereo per Roma. Ma quell’aereo più di una volta è stato preso per sollecitare il Ministero dell’agricoltura, l’Unire prima e Assi poi, per il riconoscimento dell’ippodromo di Villacidro, realizzato a totale capitale pubblico e ancora fermo al palo per il disinteresse dell’ente che l’ha finanziato. Il tenore delle iniziative tenutesi a Roma, Sanluri, e a Villacidro sono emblematiche per l’interesse che hanno suscitato tra gli allevatori, allenatori, proprietari e i titolari degli ippodromi sardi. Siccome per andare a Roma non si può prendere il treno o usare la Fiat Punto della Provincia, bisogna volare tramite una compagnia aerea. Di norma si va e si torna in giornata perché l’etica comportamentale va sempre onorata quando si amministrano i soldi pubblici, cioè di tutti. La stessa filosofia morale dovrebbe essere osservata anche dagli addetti all’informazione visto e considerato che tutte queste notizie non sono state mai occultate ma rese pubbliche nel portale istituzionale. L’Ente provincia, il meno costoso degli enti costituzionali, lo dice la Bocconi di Milano, è stato messo alla gogna, con dati falsi, da chi sogna uno Stato accentratore e da chi si presta demagogicamente a sostenere questa misera linea di condotta indebolendo il territorio.

Il presidente della Provincia
Fulvio Tocco


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